Il termine infodemia viene utilizzato per indicare la “circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili”, così la Treccani.
Le emergenze pandemiche e i recenti conflitti, hanno reso, di fatto, questo termine piuttosto noto.
Infodemia è una vera e propria sovrabbondanza di informazioni che è in grado di disorientare chi ha voglia di restare informato, che ha il potere di annichilire la mente, creando stress e repulsione verso certi argomenti.
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Il fenomeno è incentivato dal digitale, dal web, dov’è possibile reperire una molteplicità di contenuti, spesso senza riuscire a distinguere tra verità e fake news.
Talvolta si basa sulla disinformazione, cioè sulla circolazione di false notizie con finalità dolosamente ingannevoli, atte a creare scompiglio in chi legge.
Questa dinamica ha causato seri problemi di vario tipo.
- un aumento spropositato di notizie, con acutizzazione dei livelli di stress della gente verso una determinata tematica.
- una condivisione senza limiti di notizie, vere e false che hanno enfatizzato comportamenti legati più ad una ideologia che all’obiettività dei fatti.
Come contrastare l’infodemia?
Riconoscere le notizie attendibili dalle fake news, è fondamentale!
Quando l’informazione passa attraverso il sensazionalismo, si fa forza sull’incertezza della gente non è attendibile!
Controllare la fonte e confrontare la notizia su più testate certificate ed ascoltare, in nome del pluralismo, ciò che dicono gli esperti di tutti gli schieramenti.
Evitare di farsi prendere dalla smania di voler conoscere tutto subito.
Le informazioni devono essere parcellizzate.
Staccarsi dalla Rete, cercando di non trascorrere il proprio tempo connessi, così da non consumare una quantità di informazioni troppo elevata da gestire.
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