Mangiare sano è un obiettivo quanto mai diffuso nella nostra società, ma per alcune persone il desiderio di adottare una dieta salutare può trasformarsi in un disturbo noto come ortoressia, un disturbo del comportamento alimentare, che può avere gravi conseguenze sulla salute sia fisica che mentale di chi ne è coinvolto.
Cos’è l’ortoressia?
Come detto, è un disturbo del comportamento alimentare in cui una persona sviluppa l’ossessione per il mangiare sano.
Questo comporta l’esclusione progressiva di cibi considerati non salutari dalla propria dieta, fino al punto di privarsi di nutrienti importanti.
È un disturbo “perverso” perché, sebbene il fine sia quello di seguire uno stile di vita sano, l’ossessione può trasformarsi in una prigione per la mente e determinare conseguenze negative sulla salute fisica.
Come riconoscerla?
Chi ne soffre tende ad assumere comportamenti tipici quali
1. Seguire una dieta iper-salutista, eliminando gradualmente cibi considerati non salutari.
2. Pianificare i pasti e la spesa con estrema cura, controllando attentamente le calorie e pesando il cibo.
3. Praticare un’attività sportiva con rigore al fine di mantenere la forma fisica e bruciare le calorie introdotte con l’alimentazione.
4. Rinunciare a socializzare e a uscire con gli amici per evitare di deviare dalla propria dieta salutare.
Quali sono i comportamenti tipici?
Le persone affette da ortoressia possono dedicare gran parte del loro tempo libero alla spesa e alla preparazione dei pasti, sacrificando le relazioni sociali e la vita sociale.
Ogni pasto viene pianificato con cura per garantire la massima qualità e quantità di cibo salutare.
Come curarsi?
Il primo passo per affrontare l’ortoressia è prendere coscienza del problema e, successivamente, è importante confrontarsi con un professionist: uno psicoterapeuta ed un nutrizionista per sviluppare una nuova consapevolezza alimentare e imparare a seguire un regime alimentare equilibrato, includendo nutrienti importanti che erano stati esclusi dalla dieta.
Per ulteriori specifiche ed approfondimenti, consiglio il libro “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.