Una ricerca pubblicata sulla rivista “Nature Neuroscience”, ha dimostrato che i postumi emotivi esistono e che influenzano il modo in cui si ricordano e si affrontano le esperienze successive.

Cosa significa?

Che anche a molti anni da un evento particolarmente impattante per la propria psiche, si può essere in grado di ricordare con precisione dove ci si trovasse e che cosa si stesse facendo, in un turbinio di emozioni che improvvisamente ritornano a galla, lasciando la testa frastornata.

Questo è un esempio di hangover emotivo.

In realtà, solitamente, l’hangover (letteralmente “postumi di una sbornia”) viene associato a tutte quelle sgradevoli sensazioni che seguono una lunga notte di festa e troppo alcol.

In questo caso l’hangover emotivo si manifesta come una serie di residui di un’esperienza intensa e profonda, che lascia esausti e senza risorse, proprio come una sbronza.

È dunque quel senso di confusione e stanchezza estrema che si sperimenta dopo aver vissuto un sovraccarico emotivo (positivo o negativo) che deriva da eventi come la nascita di un figlio, un lutto, un feroce litigio, il supporto senza sosta a una persona cara in difficoltà.

Come una sbronza dovuta all’alcol, le emozioni troppo intense lasciano esausti, con la mente offuscata e sensazioni fisiche sgradevoli.

Questo stato di sopraffazione emotiva può verificarsi anche in situazioni non particolarmente stressanti, ma che in un determinato momento assorbono molte energie mentali, lasciandoci spossati, nervosi.

Gli stati cerebrali associati alle esperienze emotive possono protrarsi per parecchi minuti e influenzare la memoria emotiva nel lungo termine, dimostrando che gli effetti collaterali delle emozioni sono reali e duraturi.

Ovviamente i sintomi dell’hangover – fortunatamente transitori e di breve durata – variano da persona a persona anche se molti riscontrano stanchezza fisica, svuotamento interiore, insonnia, irritabilità, tachicardia, mal di testa.

È possibile prevenire l’hangover emotivo, in primis imparando a gestire le emozioni e mantenendo la calma con respirazioni profonde e lente.

È fondamentale imparare a riconoscere i nostri limiti e concederci il tempo necessario per recuperare.

Riservare del tempo per attività piacevoli e rilassanti, permetterci di esprimere liberamente le nostre emozioni e cercare un luogo sicuro in cui rifugiarci può aiutarci a superare questo momento di sopraffazione emotiva.

Superare questo stato e ritrovare l’equilibrio si può.
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Beatrice