Se il tuo partner, o un familiare, o un caro amico ha un problema con il gioco d’azzardo o con le scommesse, potresti vivere emozioni contrastanti.

Si può aiutare qualcuno a smettere di giocare o di scommettere?

Rispondere non è semplice.
Quando le questioni emotive prendono il sopravvento, può accadere che ci si senta preda di sentimenti contrastanti.

Da una parte potresti pensare di aver speso tempo ed energie nel tentativo di impedire a chi ti è vicino di giocare d’azzardo o di scommettere, dall’altra potresti esserti trovato nella condizione di averlo dovuto giustificare, o addirittura aiutare economicamente, o finanziare.

Ti senti confuso, arrabbiato, stanco di far finta di nulla?

La persona che ami potrebbe aver preso un prestito (senza avere alcuna possibilità di rimborsarlo) o venduto beni di famiglia o ancora accumulato enormi debiti su carte di credito comuni.

L’incoraggiamento che hai dato al giocatore nel cercare aiuto in una terapia, il supporto che hai messo nel tentativo di assisterlo nei suoi sforzi quotidiani – fino ad arrivare a proteggerlo da un tentato suicidio – sono cose importanti, ma da sole non bastano.

La decisione di smettere di giocare deve, purtroppo, essere presa dal giocatore stesso.

Nonostante tutto, chi è vicino può avere un peso e comportarsi seguendo alcuni consigli

1. Inizia aiutando te stesso.
Hai il diritto di proteggerti emotivamente e finanziariamente, perciò non incolparti dei problemi del giocatore e non lasciare che la sua dipendenza domini anche la tua vita.

2. Non restare da solo.
Non sei l’unico ad avere un problema come questo, ma trova un supporto (parlando con il medico di base, uno psicologo) e capirai che molte famiglie hanno lottato con questa Dipendenza prima di te.

3. Definisci i limiti nella gestione del denaro.
Per garantire che il giocatore rimanga responsabile e per prevenirne ricadute, prendi in carico le finanze familiari. Le tue prime responsabilità stanno proprio nella garanzia che le tue finanze e il tuo credito non siano a rischio.

4. Fai attenzione a gestire le richieste di denaro.
I giocatori spesso diventano bravi a chiedere soldi, direttamente o indirettamente. Potrebbero usare la supplica, la manipolazione o anche le minacce per ottenerlo.

5. Parla con il giocatore del suo problema. 
Delle conseguenze che può creare a sé (e se sei il partner, alla coppia), o al rapporto quando si trova in uno stato di calma.

Cerca supporto con gruppi di auto-aiuto per famiglie di giocatori: sono associazioni che ti fanno conoscere persone che hanno affrontato gli stessi ostacoli.

Assumi la gestione delle finanze familiari, monitorando attentamente gli estratti conto bancari e delle carte di credito.

Incoraggia e supporta il giocatore durante il trattamento del suo problema, anche se può essere un processo lungo e difficoltoso.

Cosa non deve fare il partner del giocatore.

Perdere la calma, predicare, minacciare ultimatum che non si è poi in grado di seguire.

Trascurare le qualità positive del partner.

Impedire al partner di partecipare alla vita e alle attività familiari.

Aspettarsi che lo stato di astinenza del partner dal gioco sia facile da gestire.

Aiutare il partner a gestire debiti o giustificare il gioco in qualsiasi modo.

Coprire o negare il problema del partner a te stesso o agli altri.

Per quanto tu lo possa desiderare, o per quanto sia difficile vederne gli effetti, non puoi far smettere qualcuno a meno che non sia lui stesso a volerlo.

Forse non oggi, ma domani ti ringrazierà per tutto quello che hai fatto e per approfondire, ti consiglio il libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice