L’anoressia è, nel 90 per cento dei casi, una malattia che si manifesta nell’adolescenza (e si protrae, nella maggioranza dei casi, fino a 25 anni di età).
Chi ne soffre, nega l’esistenza del problema e sono i familiari ad accorgersi della situazione.

L’anoressia nervosa è un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione con le seguenti caratteristiche: 

– preoccupazione eccessiva per il proprio peso corporeo

– distorsione dell’immagine di sé, del proprio corpo (dismorfofobia)

– restrizione dell’assunzione di cibo

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali distingue due forme di anoressia: 

1. Restrittiva.
Perdita di peso dovuta a una dieta ferrea, al digiuno o ad una eccessiva attività fisica.

2. Anoressia associata a Bulimia.
Gli episodi di restrizione alimentare si alternano a grandi abbuffate e ad eliminazione del cibo stesso (tramite vomito autoindotto, uso di farmaci lassativi o diuretici). 

Come si manifesta?

Partendo da una errata percezione di sé e del proprio aspetto fisico, vissuto come inadeguato, sgradevole, esteticamente imperfetto, la persona si sente grassa oppure – pur ammettendo la propria magrezza – trova zone critiche da modificare o rimodellare in alcune parti del suo corpo.

In un primo momento la restrizione del cibo e lo stress che ne deriva, vengono sostituiti da una maggiore energia e benessere, ma, successivamente, accentuandosi la perdita di peso, diminuiscono la concentrazione e la memoria, mentre aumentano le emozioni negative: irritabilità, asocialità, disturbi del sonno.

Nei casi in cui vi sia una cronicizzazione o complicazioni mediche (perdita di peso oltre il 25 per cento) si procede al ricovero ospedaliero.

Caratteristiche e sintomi.

– Restrizione nell’assunzione di calorie.
– Rifiuto di mangiare.
– Incapacità di mantenere il peso corporeo nella norma.
– Paura di diventare grassi (anche se si è sottopeso).
– Lamentarsi di essere troppo grassi.
– Negare la propria magrezza.
– Alterazione della percezione del peso e della forma del proprio corpo.
– Non comprensione della gravità del proprio stato di salute.
– Assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi, per le donne.

Come guarire dall’anoressia nervosa?

Affidarsi ad un professionista per risolvere il problema in modo tempestivo è il primo passo per una guarigione totale.

Durante la terapia, la persona avrà i seguenti obiettivi da perseguire: normalizzare il peso, abbandonare le condotte restrittive, aumentare i livelli di autostima, migliorare i rapporti interpersonali.

 Per questa patologia consiglio il libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice