L’incapacità di mettere in dubbio quanto viene insegnato dall’autorità religiosa, conduce spesso chi ha fede all’obbedienza cieca e assoluta, ovvero ad una Dipendenza.

Soggetto ideale di questa Dipendenza è chi non ha mezze misure, chi si appoggia al pensiero semplicistico di vedere tutto bianco o nero, giusto o sbagliato, buono o cattivo, probo o peccatore.

Il punto iniziale consiste nel reale pericolo che il fedele corre nel vedere la vita in modo schematizzato, quando purtroppo, raramente è davvero tutto o bianco o nero!

L’esperienza reale, non potendo essere perfetta, determina nel soggetto difficoltà di adattamento, con il conseguente inevitabile disallineamento tra ciò che si desidera e ciò che si ha, tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si è.

A causa di questa dicotomia, il soggetto inizia a provare vergogna, basata sulla convinzione che sicuramente egli non è stato abbastanza buono o ha compiuto errori significativi.

Ma c’è di più. Gli stessi diktat che stabiliscono le regole di condotta negativa, inducono la persona che la compie a sentirsi in errore e, addirittura, ad essere essa stessa un errore!

Il soggetto quindi non è più indotto a valutare ed esaminare in maniera costruttiva e in modo sano il proprio comportamento, poiché il senso di colpa lo pervade e lo spoglia facendogli perdere controllo, dignità e rispetto di sé.

Conseguenze.

Alla base di tutta questa orchestrazione c’è il pensiero magico-mistico di affidarsi ad un Divino che risolve tutto ed anche la paura di una possibile punizione che determina l’urgente necessità di perfezione.

Attraverso rigide e scrupolose regole, la persona esegue specifici rituali che la rendon totalmente incapace di mettere in discussione sia la validità delle suddette regole, sia il modo in cui esse vengono applicate.

Chi vive seguendo i dettami della propria religione, non accetta in alcun modo compromessi con persone di credo diverso e chi soffre di Dipendenza tende ad umiliare o perseguitare chi non condivide le stesse convinzioni o non si conforma (esempi di questa modalità nei secoli si rintracciano dalle Crociate alla Guerra Santa dell’ISIS).

Con scrupolosa rigidità e nel rispetto ossessivo di un codice morale, queste persone si creano l’idea che gli altri sono il male, oppure inferiori e per questo motivo devono essere distrutti.

Questi comportamenti sono paragonabili a quelli dei tossicodipendenti

Le modalità della Dipendenza: l’individuo

– prega in modo compulsivo, in Chiesa, citando le Sacre Scritture.

– dona economicamente molto di più di quello che possiede.

– crede che il sesso e il provare piacere sia peccaminoso.

– è in conflitto con la scienza e la medicina (ad esempio Testimoni di Geova non fanno trasfusioni)

– lotta contro tutto ciò che sfida il pensiero o bianco o nero

– ha un progressivo distacco dal mondo reale

– si isola e rompe le relazioni con parenti e amici (ad esempio Scientology).

– sviluppa malattie psicosomatiche

– è preda di deliri religiosi, perché crede di essere scelto e di ricevere messaggi da Dio.

– soffre di disturbi di personalità.

 Per ulteriori specifiche ed approfondimenti, ti consiglio il libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice