Il voyeurismo indica il piacere di natura sessuale che si esplica nel guardare: non necessariamente si tratta di perversione o parafilia, ma lo diventa quando è l’unica forma di soddisfazione sessuale di chi ne soffre e tale da creare danni o limitazioni alla sua vita di relazione.

Il voyeurismo – che costituisce una pulsione normale nel corso dello sviluppo psicosessuale di un individuo – di solito esordisce nell’adolescenza o nella prima età adulta ed ha come oggetto i propri organi sessuali o quelli di un’altra persona.

Quando diventa patologico?

Chi ne soffre trascorre molto del suo tempo alla ricerca di occasioni per poter assecondare la sua Dipendenza, a discapito degli impegni quotidiani e del lavoro.

Il soggetto dipendente da questo disturbo non cerca alcun contatto sessuale con coloro che sta guardando, gli basta l’atto del guardare.

Sebbene in alcune culture, esso abbia molte opportunità di poter osservare attività sessuali in modo totalmente legale (pornografia digitale, filmati erotici, siti internet specifici), molti comportamenti voyeuristici possono comportare problematiche con la legge (come, ad esempio, chi spia coppie che fanno l’amore per provare eccitazione e piacere sessuale).

La visione di spettacoli sessualmente espliciti di cui una persona può fruire, non viene considerata voyeurismo poiché manca l’elemento dell’osservazione segreta, che è caratteristica precipua di questo disturbo.

Guardare ed essere guardati: una perversione maschile?

La persona che soffre di questo disturbo ha difficoltà ad avere relazioni, limitando la sua attività sessuale alla masturbazione, provando piacere nel violare l’intimità dei soggetti che osserva, senza entrare in contatto con loro.

Questo fenomeno riguarda in misura maggiore gli uomini, perché, di solito, in essi la sessualità viene attivata dal canale visivo, mentre la donna ha, spesso, necessità di contatto e di vicinanza, ma nulla vieta il contrario.

Secondo Freud alla base di ciò che egli definisce perversione, c’è il desiderio che hanno tutti i bambini di sbirciare dal buco della serratura della camera dei genitori.

Personalità e fantasie.

È una persona timida che fa di tutto per non mostrarsi, ma non disdegna la partecipazione a giochi di coppia o che, al riparo di una cornetta telefonica, ama ascoltare gemiti di donne che prestano servizi nelle linee erotiche.

Molto apprezzata è la fantasia di vedere la propria compagna fare sesso con un altro uomo, tant’è vero che anche molte le coppie consolidate si prestano a questa attività.

È la gelosia che l’uomo prova, il vero valore aggiunto, il potere erotizzante.

Vedere un rivale che accarezza e bacia la propria compagna, determina nel dipendente un aumento dell’eccitazione, cosa che nella donna assai difficilmente accade (la modalità, a parti invertite, non ha molto successo, anzi, ci sono donne che la rifiutano anche come fantasia sessuale!)

Come gestire? Con la psicoterapia, o gruppi di sostegno e farmaci che sono certamente  le soluzioni più valide.

 Ulteriori specifiche nel libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice