Il disturbo parafilico si ha quando una parafilia

– inizia a causare disagio o compromissione nella vita quotidiana della persona

– arreca o rischia di arrecare danni a se stessi o agli altri.

Riguardo ai criteri diagnostici si delineano: 

1. la natura qualitativa del disturbo (come ad esempio rivolgere l’attenzione sessuale verso i bambini)

2. le conseguenze negative: il disagio, la compromissione o il danno ad altri.

In base al DSM 5, per diagnosticare un disturbo parafilico, si richiede che l’individuo

– abbia disagio e angoscia che non derivino semplicemente dalla disapprovazione sociale

– abbia desiderio e comportamento sessuale che comporti disagio psichico, danni fisici o morte di un’altra persona

– abbia desiderio per comportamenti sessuali che coinvolgono altre persone non consenzienti, incapaci di dare un valido consenso o coinvolte a loro insaputa.

Tra le parafilie si annoverano:

1 – Pedofilia
Eccitazione, impulsi ed attività sessuali verso bambini e minori.

2- Sadismo
Eccitazione derivante da comportamenti che implicano l’infliggere al partner sofferenze, umiliazioni, percosse.

3 – Travestitismo (una forma di feticismo)
Eccitazione raggiunta grazie all’indossare abiti del sesso opposto, cosa che non deve essere confusa con il Transessualismo che riguarda l’identità di genere e non è una parafilia.

4 – Voyeurismo
Eccitazione derivato dallo spiare persone ignare mentre sono nude o durante i rapporti sessuali.
Da non confondere con il troilismo, che consiste nell’avere eccitazione sessuale osservando apertamente altre persone che hanno rapporti sessuali.

Caratteristiche della parafilia

Una Perversione – per essere tale – deve durare per almeno 6 mesi, manifestarsi come forma di sessualità prevalente o esclusiva dell’individuo, causare un disagio significativo dal punto di vista clinico
compromettere l’area sociale, lavorativa o altro

Perversioni sessuali: che fare?

Dal momento in cui chi soffre di queste patologie raramente decide di recarsi da un terapeuta, a meno che, non sia costretto a farlo, la terapia sulle parafilie è stata poco approfondita.

Lo specialista deve preliminarmente fare una valutazione diagnostica per escludere altre patologie (disturbi di personalità, ritardo mentale), quindi il paziente viene guidato verso il trattamento migliore per il suo disturbo specifico.

Ulteriori specifiche nel libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice