Comunicare efficacemente significa comprendersi reciprocamente e totalmente.

Sembra una frase ovvia, no?
Eppure, nella vita di tutti i giorni, quante volte ci sentiamo veramente compresi?
Quante volte, invece, ci accorgiamo di parlare lingue diverse di dire una cosa e sentirne intendere un’altra?

La verità è che la comunicazione è un processo molto più complesso di quanto si possa immaginare. Le scienze della comunicazione ci hanno mostrato che, quando si parla, il cervello non è una spugna che assorbe tutto. Al contrario, seleziona gli elementi più interessanti e alla fine ricorda a malapena un quarto di quello che è stato detto.

Il 75 per cento del contenuto di una conversazione va perso, o viene reinterpretato in base alle esperienze vissute, all’umore e alle convinzioni e questo fa capire quanto sia difficile comunicare davvero.
E la colpa non è solo dei limiti della memoria, ma anche del modo di pensare e degli “schemi mentali” che ognuno si porta dentro.

Perché ognuno ha una “mappa mentale” del mondo, una rappresentazione soggettiva, parziale e selettiva della realtà che si costruisce nel tempo, come se si guardasse la realtà attraverso una lente colorata, vedendo le cose in modo diverso.

Se non gestiamo bene la comunicazione, è facile che nascano incomprensioni, malintesi e litigi. Ma si impara a prevenire problemi, comunicando in modo più efficace. 

1. Ascolto attivo

Ascoltare attivamente significa andare oltre le parole, cercando di capire il vero significato del messaggio dell’altro.
Non si tratta solo di sentire, ma di impegnarsi a fondo per ricostruire ciò che l’altro vuole dire, prestando attenzione al suo punto di vista e ai suoi sentimenti.

Come?

▪️ Facendo domande, incoraggiando l’altro a parlare in un dialogo in cui entrambi sono coinvolti.
▪️ Anche i feedback sono importanti: con cenni del capo, sguardi di approvazione, o brevi commenti come “Certo”, “Capisco”.
▪️ Cerca di capire come pensa e come si sente l’altro, provando a vedere il mondo con i suoi occhi. Ripeti all’altro quello che hai capito con parole tue, per essere sicuro di aver compreso correttamente il suo messaggio.
▪️ Il silenzio non aiuta perché viene interpretato sulla base delle nostre mappe mentali.

2. Adattamento e flessibilità

Comunicare efficacemente significa anche sapersi adattare all’interlocutore, al suo modo di parlare, ai suoi tempi e al suo tono di voce. Un buon comunicatore è come un camaleonte.

▪️ Ogni persona è diversa, devi saper capire chi hai di fronte per comunicare al meglio con lei.
▪️ Evita tecnicismi, parole difficili o slang che l’altro potrebbe non capire.
▪️ Alcune persone sono visive, altre uditive, altre sensoriali: capisci qual è il canale preferito dell’altro per comunicare al meglio.
▪️ Se puoi, mostra le cose anziché limitarti a parlarne. Le immagini sono spesso più efficaci delle parole.
▪️ Esprimi bisogni, emozioni e valori in modo chiaro, ma senza prevaricare gli altri.
▪️ Concentrati su ciò che vuoi ottenere, anziché su ciò che vuoi evitare.

La comunicazione efficace non è un dono, ma un’abilità che si può imparare e migliorarla a livello individuale porta benefici sia nelle relazioni personali che in quelle professionali, creando un clima più sereno e produttivo.

La prossima volta che ti trovi in difficoltà a comunicare con qualcuno, fermati un attimo a riflettere e pèr approfondimenti puoi leggere “Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media”

Beatrice