Quante volte si sente parlare di persone autorevoli al posto di altri che sono autoritari?
Ad esempio, quando il tuo dipendente fa un errore, puoi reagire dicendo:
“Hai sbagliato un’altra volta!” (modo autoritario)
oppure
“Vediamo di capire cosa sia successo” (modo autorevole)
Autoritario. Esempi:
- uno studente obbedisce al maestro soltanto perché lo riconosce come chi ha potere e perché ha un ruolo in ambito scolastico.
- il titolare di un’azienda viene riconosciuto come leader poiché è di grado superiore rispetto ad un sottoposto
- chi è autoritario sottolinea l’errore dell’altro, criticando, nell’idea di correggere un comportamento.
Modo Autoritario si ha quando una persona
richiede l’obbedienza
non scende a compromessi
ricorre a metodi coercitivi e punitivi.
La differenza è palese, ma non sempre si riesce ad essere sufficientemente efficaci, se non si è pronti.
Autorevole. Esempi:
- una persona osserva e capisce senza dare giudizi o etichette
- rispetta il punto di vista dell’altro, anche se non lo condivide
- valorizza l’autonomia dell’altro
riconosce all’altro le sue capacità, lo valorizza.
Chi è autorevole riconosce nell’altra persona le sue competenze e il rapporto è basato sulla corrispondenza tra le richieste fatte e ciò che si è.
La nostra capacità di relazionarci con gli altri dipende dalle esperienze avute, dal ruolo che abbiamo avuto nella nostra famiglia d’origine.
Per riuscire a cambiare atteggiamento è necessario un impegno quotidiano e la volontà di comprendere le nostre emozioni e quelle altrui.
Tramite piccole strategie, la relazione con gli altri migliora!
Basta solo saper comunicare al meglio!
Cosa aspetti, richiedi una consulenza con chi lo fa per mestiere!
Se vuoi conoscere come utilizzare al meglio le competenze comunicative e conoscere i Media, ti consiglio“Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media” [Acquista il Libro]