L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la Dipendenza patologica come
“una condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra l’organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere causato dalla sua privazione”.
Comunemente si tende a fare una prima distinzione quando si parla di Dipendenza
- La Dipendenza Fisica
si manifesta come un vero e proprio bisogno del corpo (fisico) di assumere la sostanza o di mettere in atto un determinato comportamento, al fine di permettere all’organismo di funzionare nel modo migliore, con la conseguenza che – se tale bisogno non venisse soddisfatto – il soggetto andrebbe incontro alla cosiddetta “sindrome d’astinenza”.
- Dipendenza Psichica
si caratterizza come un incontenibile desiderio di provare ogni volta gli effetti (ritenuti piacevoli) di una certa sostanza o di un comportamento da cui si dipende.
Negli ultimi anni, esperti che si occupano di scienze neurologiche hanno suggerito una nuova teoria secondo cui la necessità di tenere un certo comportamento (esempio giocare d’azzardo) o di assumere certo tipo di sostanze (come ad esempio la droga o l’alcol) sono considerate analoghe.
Dipendenze senza Sostanza
Con questa terminologia ci si riferisce ad una lunga serie di comportamenti patologici: dal gioco d’azzardo, allo shopping compulsivo, dalla dipendenza da internet, allo smartphone, ai videogiochi, dalla dipendenza dal lavoro, a quella dal sesso, dal cibo, dall’allenamento sportivo e così via.
La dipendenza, quindi, può manifestarsi in molti modi: con il consumo di una sostanza psicoattiva (legale o illegale) ma anche mettendo in atto un comportamento su cui il soggetto perde il controllo.
Per ulteriori specifiche ed approfondimenti, consiglio il libro “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.