L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Tossicodipendenza come una “malattia ad andamento cronico e recidivante che spinge l’individuo, in maniera coatta, ad assumere sostanze a dosi crescenti o costanti per avere temporanei effetti benefici soggettivi, la cui persistenza è indissolubilmente legata alla continua assunzione della sostanza”.
In forte espansione, per caratteristiche sociali e culturali, la Dipendenza da sostanze si manifesta spesso come “poli-abuso” oppure si associa ad altre forme comportamentali.
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DM-5) la categoria “disturbi da dipendenza e correlati all’uso di sostanze” ha apportato sostanziali cambiamenti e le categorie di “abuso” e “dipendenza” sono state riunificate in un unico disturbo.
Uso di Sostanze – caratteristiche.
Tolleranza. Fenomeno per il cui è necessario intensificare il comportamento (ad esempio aumentando la quantità di droga o la frequenza) per avere gli stessi effetti.
Astinenza. Sindrome che si caratterizza per la presenza di sintomi emotivi o fisici che si hanno quando la persona non può mettere in atto il comportamento.
Interruzione delle attività. Sociali, lavorative o ricreative o la loro riduzione) ed i tentativi infruttuosi di ridurre e controllare l’uso perché il dipendente è convinto di poter da solo limitare le proprie condotte
Dispendio di tempo. Quanto tempo il paziente dedica alla ricerca, all’utilizzo o al riprendersi dagli effetti della sostanza.
Perdita di controllo. Sull’uso ed il comportamento patologico di assumere la sostanza tende a verificarsi nonostante le conseguenze negative.
- Uso continuativo nonostante la consapevolezza che la droga rappresenti un problema
- Uso ricorrente con incapacità ad adempiere i propri compiti, o nonostante ciò determini problemi sociali o interpersonali
- Uso in situazioni a rischio
Craving. Desiderio impellente della sostanza.
Per approfondimenti, “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.