Con il termine Workaholism (nato dall’unione della parola work con alcoholism) – introdotto da Oates nel 1971 – si intende la Dipendenza dall’attività lavorativa ed esprime la tendenza a lavorare eccessivamente ed in modo compulsivo.
La Dipendenza da lavoro ha bisogno della presenza simultanea di: comportamenti lavorativi tendenti all’eccesso, compulsione, o spinta interiore, che muove l’individuo.
Come per altre Dipendenze, devono sussistere 6 criteri tipici:
1. Il lavoro è l’attività più importante della vita della persona: ne domina pensiero e comportamento anche al di fuori dei luoghi e tempi di lavoro.
2. Il lavoro viene associato a stati di umore disparati (eccitazione, tristezza, tranquillità).
3. La persona dipendente sente il lavoro talmente necessario ed importante tanto da essere costretto ad aumentare progressivamente la quantità di tempo da dedicargli.
4. Quando si manifestano situazioni in cui non gli è permesso di lavorare (esempio periodi di ferie, malattia, gravidanza), il soggetto ne risente sia fisicamente che psicologicamente (irritabilità, cambi di umore)
5. La persona dipendente viene criticata dagli altri per la sua difficoltà ad allontanarsi dal lavoro per concedersi svaghi in famiglia o con gli amici.
6. Dopo un periodo in cui è riuscito a gestire la propria Dipendenza, il soggetto ricade in comportamenti eccessivi.
Gli studiosi hanno riscontrato una correlazione tra la Dipendenza ed una personalità ossessivo compulsiva, in cui si manifestano sintomi psicosomatici ed uno scarso benessere fisico ed emotivo.
La persona intacca le relazioni interpersonali sia nell’ambito del lavoro stesso che nella vita quotidiana, manifestando difficoltà nella comunicazione, scarsa partecipazione alle attività della famiglia e minore coinvolgimento emotivo nelle relazioni in genere.
Il trattamento psicoterapico – con una valutazione psichiatrica preliminare – deve aiutare il paziente a sviluppare l’empatia, l’apertura relazionale, la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni.
Il paziente dovrà prendere consapevolezza dei motivi che hanno portato alla Dipendenza, cercando di gestire le problematiche quotidiane e di sviluppare una capacità di intimità con sé e con gli altri.
La terapia familiare (o di coppia) ricostruisce la comunicazione e la fiducia tra i soggetti, favorendo l’intimità e la condivisione emotiva.
Esamino questi disturbi anche e più diffusamente nel libro “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti”