Il disturbo alimentare può essere collegato ad un conflitto familiare, alla mancanza di affetto, alla bassa autostima.
Facciamo chiarezza, dunque, rispondendo a qualche domanda.
Perché il tuo aspetto non ti soddisfa?
Ti confronti fisicamente con gli altri?
Mangi troppo?
Quando ti senti debole emotivamente, preferisci il cibo spazzatura?
Essere più magro ti permetterebbe di sentirti più sexy o performante?
Credi che sia essenziale essere sottopeso per migliorare nello sport o nella danza?
Se hai risposto “Sì” ad una o più di queste domande, è perché un iniziale atteggiamento sbagliato si è già trasformato in abitudine, subentrata a livello inconscio o che ha preso il posto di comportamenti più consoni.
Nel Manuale Diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali, vengono indicati come disturbi della nutrizione e dell’alimentazione le seguenti problematiche psicologiche, che riguardano il rapporto tra gli individui ed il cibo.
▪️ Anoressia Nervosa
quando vi sono queste caratteristiche:
– restrizione nell’assunzione di calorie
– controllo del peso (che dev’essere sotto l’85 per cento di quello previsto)
– paura di ingrassare
– falsata rappresentazione mentale del proprio corpo, che porta alla sensazione di essere sovrappeso
– abbuffate ed inappropriate condotte di eliminazione (vomito autoindotto, uso di lassativi, diuretici o enteroclismi)
▪️ Bulimia Nervosa
quando vi sono questi elementi:
– grandi abbuffate
– inappropriate condotte compensatorie (vomito autoindotto, uso di farmaci lassativi e diuretici) o digiuno, o
attività fisica eccessiva
– regime alimentare severo (che genera ripetuti fallimenti, che determinano demoralizzazione e auto-critica, che porta ad una nuova abbuffata)
▪️ Binge Eating Disorder (BED)
quando vi sono queste caratteristiche:
– grave sovrappeso o obesità, causato da fattori psicologici ed assenza di cause mediche o genetiche.
– abbuffate (almeno 1 volta alla settimana per 3 mesi) senza inadeguate condotte di eliminazione e senza controllo del peso di alcun tipo
– poco interesse nei confronti del peso e della forma fisica o impulsività alimentare
▪️ Picacismo (o Allotriofagia)
quando vi sono questi elementi:
– ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive (ad esempio sabbia, terra, carta, legno, gesso, stoffa) protratta per almeno 1 mese
– comparsa di anemia da carenza di ferro
– rischio di ingestione accidentale di veleni, sostanze bizzarre o inusuali
▪️ Mericismo (o Ruminazione)
quando vi sono queste caratteristiche:
– rigurgito senza sforzo di cibo consumato a causa dell’involontaria contrazione dei muscoli addominali
– assenza dei sintomi associati al rigurgito (conati di vomito, nausea, bruciori)
– riguarda i neonati, bambini e persone con disabilità cognitive ma anche adulti e adolescenti sani
▪️ Disturbo alimentare evitante/restrittivo
quando vi sono queste caratteristiche:
– persistente incapacità di soddisfare le appropriate capacità nutrizionali con significativa perdita di peso
– importante deficit nutrizionale
– alimentazione supplementare per sostenere un apporto nutrizionale adeguato
– evitamento o all’assunzione ridotta del cibo e mancanza di interesse a mangiare
Esamino questi disturbi anche e più diffusamente nel libro “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti”