Cos’è la parafilia?

La parafilia è un termine scientifico che sta a indicare l’attrazione per un comportamento sessuale patologico ed anomalo. 

Sostituisce quello di perversione o deviazione sessuale, usati in passato.

Si definisce parafilia quando vi sono:

– impulsi sessuali ricorrenti e intensi
– fantasie eccitanti sessualmente e, tra queste c’è da fare una ulteriore distinzione tra quelle che hanno come oggetto:

▪️ cose inanimate

▪️ persone

ricevere o infliggere sofferenza o umiliazione a se stessi, al proprio partner o a persone non consenzienti (bambini ad esempio).

Si parla di parafilia quando

1. i comportamenti sono ripetitivi (nel desiderio imprescindibile di metterli in atto)

2. determinano l’unica modalità di vivere la propria sessualità.

La differenza tra una perversione sessuale ed un comportamento stravagante ma non patologico, quindi, consiste nel fatto che, in quest’ultimo caso, vi sono tratti specifici come:

– la libertà che il soggetto ha di mettere in atto il proprio comportamento con un’altra persona anche essa consenziente

– la non compulsività

– la possibilità di avere anche una sessualità diversa (che si distacchi da un comportamento parafilico esclusivo).

Clinicamente vengono riconosciute come parafilia queste forme di perversione:

1. esibizionismo (eccitazione raggiunta con l’esposizione dei propri genitali, di fronte ad un estraneo che non se l’aspetta)

2. feticismo (eccitazione raggiunta con l’uso di oggetti, ad esempio, vestiti femminili indossati o annusati)

3. frotteurismo (eccitazione ottenuta toccando o strofinandosi contro una persona non consenziente, ad esempio, nei luoghi pubblici affollati o mezzi di trasporto)

4. masochismo (eccitazione raggiunta dopo essere stati sottoposti a umiliazioni o sofferenze fisiche, psicologiche da parte di altri).

Ulteriori approfondimenti nel libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice