L’igiene e la pulizia del corpo sono essenziali per prendersi cura di sé e per prevenire infezioni e malattie.
Quando però tutto questo diventa mania, o ossessione, la cosa cambia: si ha un vero e proprio malessere psicologico, che può generare molta sofferenza.

La mania della pulizia del proprio corpo e degli ambienti è tipica delle persone con un focus sull’igiene, che può far irritare o sorridere chi li osserva.

Tale ossessione però, va detto, ha poco a che fare con le reali necessità di igiene personale: sono comportamenti compulsivi che nascondono un malessere psicologico di cui non sempre la persona si rende conto, ma che comportano forti impedimenti alla sua vita lavorativa, sociale e di relazione.

Cos’è la mania di pulizia del corpo?

Testimoniando un carattere ansioso a cui si collega un disturbo ossessivo compulsivo, il comportamento dell’individuo si manifesta in una serie di comportamenti e pensieri che possono arrivare alla gestione e al controllo di chi ne soffre, suo malgrado. 

Chi vive un disturbo di questo tipo:

1. si sente vincolato a gestire le proprie preoccupazioni su igiene e pulizia

2. è costretto a mettere in atto ripetuti comportamenti di detersione e igienizzazione, nonostante si renda conto dell’irragionevolezza di quanto sta facendo

3. la persona che mette in atto questi comportamenti maniacali, spesso non riesce ad uscire da questi comportamenti, pena l’insorgere di un forte vissuto di ansia che potrebbe portare ad un vero e proprio stato di panico.

4. non mancano inconvenienti fisici su pelle e mucose (come desquamazioni) frutto di un’inutile, compulsiva detersione.
Serie sono le limitazioni nella vita lavorativa, sociale e di relazione a causa del tempo speso in riti di pulizia.

5. come avviene in modo simile anche nelle fobie, la persona canalizza le proprie ansie interne verso un oggetto esterno, spostandole in questo caso sulla pulizia del corpo che, come tale, risulta più facile da controllare e arginare.

 Per ulteriori specifiche consiglio il libro È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti“.

Beatrice