Vi sono alcuni modi in cui la comunicazione diventa disfunzionale.
Ovviamente non è la presenza occasionale di questi atteggiamenti a rappresentare un problema, ma la loro ripetitività.
Cinque sono i modi di comunicare che ci fanno soffrire maggiormente.
▪️ La squalifica – le tue parole non contano.
Immagina di parlare con qualcuno che ignora sistematicamente le tue parole, come se non avessero alcun valore.
È una forma di comunicazione che annulla il messaggio altrui, distorcendolo che nasce quando si è a disagio in una conversazione, quando vorremmo evitarla o quando ci è difficile affrontare un argomento.
Le forme che assume sono diverse:
1. Mentre stai parlando di qualcosa di importante per te, l’altro cambia argomento all’improvviso, come se la tua questione non avesse alcuna rilevanza.
2. Poni all’altro una domanda diretta, ma la risposta è vaga e non affronta il punto, proprio come fanno alcuni politici quando sono incalzati dai giornalisti.
3. Si parla senza arrivare mai al punto, magari per non ammettere di avere torto o per non dire la verità.
4. Si fa finta di non capire, prendendo alla lettera le metafore o ignorando il vero significato di ciò che l’altro dice.
5. La squalifica è devastante, perché confonde chi parla, che non sa più come farsi capire, cosa deve dire o cosa è meglio evitare. La conversazione diventa una trappola, dove la chiarezza e la comprensione sono impossibili.
▪️ La Disconferma – non esisti agli occhi dell’altro.
La disconferma è ancora più dolorosa della squalifica, perché non si limita ad annullare le tue parole, ma nega proprio la tua esistenza come persona.
È come dire all’altro: “Per me tu non sei importante, non esisti”: l’altro è invisibile e senza valore.
La disconferma si manifesta con l’indifferenza:
1. Si parla all’altro, ma sembra che non ci ascolti, che non sia presente alla conversazione.
2. Si esprimono bisogni o sentimenti, ma non vengono presi in considerazione.
3. Si minimizzano le esperienze altrui, svalutandone emozioni e idee espresse.
▪️ Problemi di punti di vista – c’è solo una unica giusta opinione
È normale avere punti di vista diversi, ma questi possono diventare un problema quando ci si irrigidisce sulle proprie posizioni, colpevolizzando l’altro per la sua visione diversa.
Si crea così un gioco senza fine, in cui si cerca di imporre la propria visione come l’unica valida.
La conversazione si trasforma in uno scontro, anziché in uno scambio.
▪️ Difficoltà nel decodificare il messaggio – l’interpretazione è distorta
Non sempre i messaggi che riceviamo vengono interpretati correttamente.
A volte, le nostre paure, le nostre aspettative e le nostre esperienze passate possono determinare il significato distorto delle parole altrui.
È come se ci mettessimo un paio di occhiali che modificano la realtà, vedendo solo ciò che ci aspettiamo di vedere.
Interpretiamo i messaggi basandoci sui nostri modelli interni, anziché su ciò che l’altro ha detto.
▪️ Escalation e rigidità – la comunicazione diventa una guerra
Questi concetti descrivono modi che minano la relazione. Ogni scambio diventa un botta e risposta in cui si cerca di prevalere sull’altro.
Uno dei due è sempre il capo e l’altro, il sottomesso: una dinamica che impedisce un dialogo autentico, perché i ruoli sono prestabiliti e non c’è spazio per il cambiamento.
Per approfondimenti “Fabbrica della Comunicazione. Il Linguaggio dei Media”