In poco più di tre decenni, la tecnologia ha modellato, in maniera assai significativa, il nostro modo di vivere e di interagire con il mondo circostante.
Il cellulare.
Quando nei primi anni 90 ha cominciato ad affermarsi al grande pubblico, era considerato utile – consentiva di fare chiamate, senza utilizzare la rete analogica – e curioso per quella nuova funzione di poter scrivere messaggi di testo ai propri interlocutori, subito letti.
Lo smartphone.
Attraverso un rapido processo evolutivo, ci siamo trovati in mano un telefono intelligente, che unisce alle caratteristiche del telefono, tutte le potenzialità di un piccolo computer.
Grazie ad un sistema operativo completo e autonomo, infatti, si può accedere a internet, con la conseguente ricezione ed invio di e-mail, l’elaborazione di file, il servizio GPS, la possibilità d’installare applicazioni, vedere programmi Tv e video, ascoltare musica e fare foto e filmati.
Steve Jobs.
Ecco cosa diceva il 9 gennaio 2007, presentando l’iPhone.
“Questo è il giorno che ho aspettato per due anni e mezzo. Ogni tanto arriva sul mercato un prodotto rivoluzionario che cambia tutto e Apple è stata molto fortunata e capace di lanciare alcuni di questi prodotti nel mondo.
1984, lanciamo il Macintosh. Non ha cambiato soltanto Apple.
Ha cambiato l’intera industria dei computer.
2001, lanciamo il primo iPod. E non ha cambiato soltanto il modo in cui noi tutti ascoltiamo la musica.
Ha cambiato l’intera industria musicale.
Oggi siamo qui per presentare 3 prodotti ugualmente rivoluzionari.
Il primo è un iPod con un grande schermo e controlli touch.
Il secondo è un telefonino rivoluzionario.
Il terzo è uno strumento per navigare Internet che non si è mai visto prima.
E quindi 3 prodotti: un iPod con un grande schermo e controlli touch; un telefonino rivoluzionario; e uno strumento per navigare Internet mai visto prima.
Un iPod, un telefono e un navigatore di Internet e… state capendo di cosa parliamo?
Non sono tre prodotti separati, ma soltanto un prodotto! Lo chiameremo iPhone! Oggi Apple sta reinventando il telefono”.
Ed è stato letteralmente così.
Anche se i più, sul momento, non avevano idea di cosa sarebbe accaduto.
Da strumento basic, il cellulare nel tempo, ha preso il sopravvento sulla nostra vita, diventandone parte integrante al punto che alcuni prevedono che possa essere il prossimo passo nell’evoluzione umana.
Un futuro che è fotografia del presente.
I nostri figli sono già i “nativi digitali” che vivono la tecnologia in particolare, come compagna per la vita, districandosi abilmente attraverso le connessioni in ogni aspetto della loro esistenza.
Ben inteso, non è colpa di Steve Jobs se non siamo riusciti ad arginare il fenomeno, ma non ha senso demonizzare la tecnologia tout court.
Qualsiasi mezzo ci semplifichi la vita è utile, purché non diventi indispensabile e non determini l’insorgere di una Dipendenza.
La tecnologia continuerà a evolversi, aprendo la strada a nuove potenzialità, poiché, soprattutto in questo settore, tutto è dinamico.
L’unica costante è la psicologia dell’essere umano e su questo la necessaria osservazione deve essere compiuta su quei fattori che influenzano il comportamento della gente.
Secondo il modello di Fogg, ideatore della captologia, ci sono tre fattori chiave che devono essere presenti contemporaneamente affinché una persona sia persuasa a fare qualcosa:
♦︎ Motivazione
♦︎ Capacità
♦︎ Innesco (trigger).
Vediamoli.
♦︎ La motivazione.
Ci sono tre principali ragioni che spingono le persone ad agire: l’esperienza di provare piacere o dolore, di avere speranza o paura e di sperimentare accettazione o rifiuto.
♦︎ La capacità.
Ci sono sei fattori che portano le persone all’azione: il tempo, il denaro, lo sforzo fisico, quello cerebrale, la devianza sociale, la non-routine.
♦︎ L’innesco.
Il trigger è l’azione che stimola una risposta immediata e si manifesta in tre tipologie: motivanti, facilitanti, segnalanti.
Gli inneschi sono fondamentali nelle tecnologie persuasive, rappresentati da bottoni, azioni specifiche, notifiche. Tuttavia, non sono efficaci se le persone non sono motivate o capaci di compiere l’azione richiesta.
Il potere persuasivo della tecnologia, oggi, non è solo nelle mani delle aziende, ma anche delle persone comuni che hanno la possibilità di influenzare il proprio pubblico (ancorché composto di pochi individui) attraverso le piattaforme social.
Chiunque sia in grado di utilizzare queste tecnologie in modo efficace può influenzare comportamenti e persino intervenire su processi complessi da promuovere.
Per approfondire ulteriormente, rimando all’articolo:
“È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti” è un libro utile per approfondire le dinamiche sulle dipendenze ed acquisire maggiore consapevolezza sui comportamenti pericolosi in ambito digitale.